«Lo Stato totalitario fa di tutto per controllare i pensieri e le emozioni dei propri sudditi in modo persino più completo di come ne controlla le azioni». (George Orwell)
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lunedì 19 marzo 2012
SECONDO VOI CHI VINCERA' LA PARTITA?
PDL: «CAMBIARE LA CONCUSSIONE O SALTA L'INTESA»
PD: «ALLUNGARE LA PRESCRIZIONE»
di Liana Milella - "La Repubblica"
ROMA — I principali protagonisti cominceranno a giocare in settimana la partita della legge anti-corruzione. Da una parte il Guardasigilli Paola Severino, dall'altra il consigliere giuridico di Berlusconi Niccolò Ghedini. Tutti e due avvocati. Si conoscono praticamente da sempre. In queste settimane si sono parlati, ma ben lontano da giornalisti e tv. Colloqui top secret. Nessuno dei due si “apre” a rivelazioni. Si registra solo uno scontato ottimismo. Severino conta di presentare il maxi-emendamento alla Camera entro un paio di settimane. L'avvocato del premier, sempre più assorbito dai suoi processi, non vede ostacoli a un'intesa.
NODO CONCUSSIONE
Facili gli annunci, difficili gli accordi. L'allarme della procura di Milano, che teme uno stravolgimento del processo Ruby in cui Berlusconi è accusato di concussione, è divenuto ormai protagonista del dibattito sulla legge. Se la concussione viene sostituita da altre fattispecie, dicono le toghe, il processo potrebbe finire a Monza, perché la forza di attrazione della concussione lascerebbe il posto al ben meno influente reato di prostituzione minorile. E qui la reazione del Pdl è fin troppo scontata. Netto rifiuto del «diktat» di Milano. Polemica immediata su una levata di scudi che, dicono nel Pdl, «ha intimidito il Pd» e che farebbe lasciare la concussione com'è adesso. Lo scontro è assicurato perché, dicono nel Pdl, «non possiamo accettare il principio che, siccome Berlusconi è imputato, allora bisogna fare una legge contra personam». La linea è: si va avanti, pure con la concussione, altrimenti salta il tavolo. Niente concussione? Niente legge sulla corruzione.
IMBARAZZO NEL PD
Che succede dell'emendamento Pd che prevede di scindere in tre reati la concussione (estorsione, abuso di funzione, corruzione per induzione)? Sdegnati all'ipotesi di un inciucio — abolire la concussione, per liberare Berlusconi dalla pesante accusa, per ottenere il suo pieno appoggio al governo Monti — i Pd rilanciano sulla prescrizione. Dice il responsabile Giustizia del partito Andrea Orlando: «L'emendamento resta lì dov'è adesso. Non si ritira nulla. Ma ovviamente, come dicono i regolamenti parlamentari, sarà superato dal maxi-emendamento di Severino. Che valuteremo e rispetto al quale presenteremo dei sub-emendamenti. Se Severino non presenterà una proposta sulla concussione, di certo non la faremo noi. Invece, se lei non allungherà i tempi di prescrizione, lo proporremo noi perché lo riteniamo fondamentale».
I TEMPI
La scansione temporale è determinante nella partita sull'anti-corruzione. A Milano sono convinti di chiudere il processo Ruby a novembre, con una condanna dell'ex premier. I suoi avvocati, all'opposto, sono certi che potrebbe finire in estate, addirittura a luglio, con l'assoluzione. Considerato che marzo è finito, che c'è Pasqua, che Severino ha bisogno di un paio di settimane per mettere a punto il testo, se tutto va bene, in aula alla Camera la legge passerebbe a maggio. Calcolando il dibattito in commissione e l'opportunità di calendarizzarla in aprile per ottenere i tempi contingentati a maggio. Quando è previsto lo stop delle Camere per le amministrative. Il Senato avrebbe giugno e luglio per esame e voto. Si profila l'autunno.
SCONTRO IDV-PD
Mesi infuocati, perché sull'asticella dell'anticorruzione si scontrano Di Pietro e il Pd. L'ex pm accusa la maggioranza di «non volerla combattere veramente», vede «quattro amici al bar (Monti e Abc, ndr.) che per sopravvivere politicamente limitano le intercettazioni e cancellano la concussione». Gli replica il Pd Orlando accusandolo di «fare solo propaganda».
I DIBATTITI
Corruzione al top nei dibattiti. La settimana si apre con quello del ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri che riunisce e addestra i prefetti e dice «la gente non ne può più e chiede un cambio di marcia». Si chiude venerdì con quello del collega della Funzione pubblica Filippo Patroni Griffi che al tavolo chiama anche il giudice costituzionale Sabino Cassese, suo predecessore esperto sul tema. In ballo c'è pure il nodo posto dal presidente della Camera Gianfranco Fini. Chiede che «stiano fermi un giro i condannati in primo grado» e che perdano il posto i pubblici funzionari definitivamente condannati.
Per chi non l'avesse letto:
http://www.giacomosalerno.blogspot.it/2012/03/ventanni-sotto-ricatto-di-un.html
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Se salta il processo Ruby, contatto un fedayn per l'acquisto di una partita di granate!
RispondiEliminaQUALCUNO VEDE UNA GRANDE DIFFERENZA TRA IL PD E IL PDL' A ME CADONO LE BRACCIA DALLO SGOMENTO!
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